Cooperative learning
È una modalità di apprendimento centrata sul bambino in cui gli alunni lavorano insieme in piccoli gruppi, detti workstation, ed organizzati secondo criteri di omogeneità o eterogeneità a seconda dell’obiettivo che la docente intende raggiungere con i bambini.
Lavorare in workstation ha lo scopo di personalizzare la didattica nel rispetto dei tempi di lavoro di ogni alunno.
Inoltre questa modalità dà la possibilità ai bambini di interagire e collaborare all’interno del gruppo sviluppando ciascuno strategie personali funzionali al raggiungimento di un unico obiettivo dato dall’insegnante.
Nel lavoro per workstation l’insegnante funge per lo più da mediatore.

Metodo di studio
A partire dalla classe 3^, con l’introduzione dello studio delle discipline, si dedica ampio spazio all’acquisizione ed interiorizzazione da parte di ogni alunno di un proprio metodo di studio che sia personale ed efficace. A partire dall’analisi di quelli che sono i presupposti per un approccio vantaggioso allo studio delle discipline, si introducono e si analizzano le modalità mediante le quali accostarsi alla lettura e sottolineatura dei concetti e (in continuità con la proposta di lingua italiana-scrittura) si sperimentano le diverse tipologie testuali finalizzate a schematizzare o riassumere i contenuti da acquisire. Tutto ciò insegnando anche agli alunni a tener conto dei propri impegni personali settimanali.
La finalità di tale metodologia è rendere gli alunni, al termine del quinquennio, autonomi nello studio e responsabili in previsione anche dell’inserimento nelle scuole secondarie. Ciò che conta è la capacità organizzativa.
Lo studio è assegnato da una settimana con l’altra: durante ogni lezione l’insegnante interroga sulla lezione per il giorno e sulle lezioni da ripassare. A fine percorso l’argomento viene interamente verificato tramite una prova scritta.

Compiti
I compiti assegnati a casa, sia rispetto alle quantità che all’impegno necessario per lo svolgimento, sono in linea con l’età ed i bisogni di crescita del bambino stesso e si basano su precisi presupposti:

  • non sono lo specchio dell’andamento didattico del bambino;
  • non devono costituire un riempitivo del tempo libero di famiglia o un anti-noia;
  • non devono essere intesi come integrativi rispetto alla programmazione di classe;
  • sono un giusto e buon allenamento della forza di volontà;
  • danno al bambino la possibilità di esercitare concretamente la propria capacità organizzativa e lo rendono protagonista responsabile del proprio lavoro.

Tale proposta, che prevede una crescente richiesta di impegno a casa da un anno con l’altro, va di pari passo con il percorso di crescita emotiva, fisica e di maturità che l’alunno compie nel quinquennio e prevede l’assegnazione di esercizi che siano un rinforzo rispetto a quanto già introdotto e consolidato in classe; è inoltre finalizzata ad una maggiore responsabilizzazione ed organizzazione del bambino, in previsione dell’ingresso alle scuole medie.

Didattica digitalizzata
Uso di Microsoft Teams (pacchetto Office 365 Education) per una proposta didattica digitalizzata, al passo con i tempi e trasversale alle proposte disciplinari. I bambini hanno accesso a Word, Excel, Power Point e One note e drive in uno spazio protetto, oltre appunto alla piattaforma Teams, che permette ad ogni classe di avere un proprio ambiente virtuale sicuro in cui l’insegnante può caricare materiale, assegnare lavori, fare videochiamate e lezioni online e che è usata settimanalmente da tutte le classi per svolgere la disciplina di Informatica (trasversale, inter ed intra disciplinare).
La quotidianità prevede anche l’uso di altri strumenti tecnologici:

  • LIM (presenti in ogni aula)
  • Registro on line