Routine
L’organizzazione della giornata scolastica è contrassegnata dalla routine per garantire l’acquisizione di un metodo sicuro e preciso; il bambino si sente così capace e “sgravato” dall’ansia che può scaturire dall’incognito della lezione.

Agorà
Il momento dell’agorà ha come obiettivi principali la possibilità di condividere la routine scolastica in modo sereno, permettendo il controllo dell’ansia relativa alle novità e di educare i bambini al rispetto dei tempi.
Ogni classe ha al suo interno una sorta di “angolo morbido” personalizzato che viene utilizzato per il lancio delle attività, per la presentazione della giornata, per la preghiera, come spazio di confronto sul progetto educativo annuale e su eventuali situazioni di classe.
Anche le regole vengono elaborate insieme attraverso la discussione guidata e la lettura delle situazioni in agorà e non sono viste come imposizioni.
Questa metodologia ben concretizza l’importanza della “persona-bambino” che nella nostra scuola è il soggetto principale e vero di ogni scelta, sia educativa che didattica.

Workstation
Lavorare in workstation ha lo scopo di personalizzare la didattica nel rispetto dei tempi di lavoro di ogni alunno. Inoltre questa modalità dà la possibilità ai bambini di interagire e collaborare all’interno del gruppo sviluppando ciascuno strategie personali al raggiungimento di un unico obiettivo dato dall’insegnante.
Il lavoro è suddiviso ad isole e può essere usato in più modi: gruppo omogeneo per livello, dove ogni postazione affronta l’argomento con gradi di difficoltà differenti per permettere il recupero o il potenziamento; gruppi non omogenei per livello, dove ogni postazione affronta attività o materie differenti; lavoro individuale di esercizio.
In questa modalità di lavoro il gruppo è inteso come maggiore della somma delle sue parti!
Nel lavoro per workstation l’insegnate funge per lo più da regista.

Materiale condiviso
Il materiale in condivisione rappresenta un’occasione educativa in quanto aiuta a responsabilizzare i bambini nella cura dello spazio in comune, nella gestione stessa del materiale e a sviluppare il senso dell’ordine e dell’appartenenza rispondendo ad obiettivi di educazione alla cittadinanza come la cura, la condivisione e la collaborazione. Inoltre sviluppa la capacità di organizzazione autonoma dello spazio e degli strumenti di lavoro contribuendo, dunque, alla maturazione personale di ogni singolo alunno. Il materiale è organizzato per tipologia e viene gestito da ogni isola di banchi in base alle richieste relative alle attività.

Metodo di studio
A partire dalla classe 3^, con l’introduzione dello studio delle discipline, si dedica ampio spazio all’acquisizione ed interiorizzazione da parte di ogni alunno di un proprio metodo di studio che sia personale ed efficace. A partire dall’analisi di quelli che sono i presupposti per un approccio vantaggioso allo studio delle discipline, si introducono e si analizzano le modalità mediante le quali accostarsi alla lettura e sottolineatura dei concetti e si sperimentano le diverse tipologie testuali finalizzate a schematizzare o riassumere i contenuti da acquisire. Tutto ciò insegnando anche agli alunni a tener conto dei propri impegni personali settimanali.
La finalità di tale laboratorio è rendere gli alunni, al termine del quinquennio, autonomi nello studio e responsabili in previsione anche dell’inserimento nelle scuole secondarie. Ciò che conta è la capacità organizzativa.

Compiti
Per ogni classe è stata pensata una metodologia “su misura” per l’assegnazione del compito, oltre ai compiti di realtà previsti invece per tutte le classi, in linea con l’età ed i bisogni di crescita del bambino stesso:
per la classe CLASSE 1^: studio di filastrocche/poesie da imparare a memoria e letture. Se non strettamente necessario, non verranno assegnati esercizi scritti (o in preparazione alle verifiche);
per la classe CLASSE 2^: oltre a filastrocche/poesie da imparare a memoria e letture, lo studio verterà sulla memorizzazione delle tabelline. Verranno assegnati esercizi di rinforzo in preparazione alle verifiche ed esercizi per consolidare le procedure di matematica e italiano (dopo aver svolto esercizi di meccanizzazione ed acquisizione in classe).
nella CLASSE 3^, a casa sarà dato il lavoro di studio delle discipline (che sarà comunque già avviato in classe) e lo studio dei tempi verbali; verranno assegnati esercizi di rinforzo in preparazione alle verifiche ed esercizi per consolidare le procedure di matematica e italiano (dopo aver svolto esercizi di meccanizzazione ed acquisizione in classe);
nelle CLASSI 4^ e 5^ invece sarà assegnato, oltre allo studio delle discipline, lo studio dei tempi verbali; verranno assegnati esercizi di rinforzo in preparazione alle verifiche, esercizi di rinforzo rispetto a proposte ed esercizi per consolidare le procedure di matematica e italiano (dopo aver svolto esercizi di meccanizzazione ed acquisizione in classe).
Tale proposta, che prevede una crescente richiesta di impegno a casa da un anno con l’altro, va di pari passo con il percorso di crescita emotiva, fisica e di maturità che l’alunno compie nel quinquennio; è inoltre finalizzata ad una maggiore responsabilizzazione ed organizzazione del bambino, in previsione dell’ingresso alle scuole secondarie di primo grado.
La scuola San Giuseppe desidera non adultizzare il bambino prima del tempo ma rispettarne le necessità!

Flipped classroom (o didattica capovolta)
Partendo dal presupposto che le competenze non si possono trasmettere ma vanno sperimentate attraverso attività collaborative che coinvolgano gli studenti sul piano cognitivo, culturale, emotivo e sociale, oltre ad allenarsi sull’argomento della lezione, gli alunni che sperimentano la didattica capovolta mettono in pratica la cooperazione che porta con sé numerosi vantaggi.
Nel modello flipped l’inversione riguarda non solo i contenuti (teaching at home, learning at school) ma anche i tempi del processo formativo, in quanto il lavoro a casa avviene prima dell’attività in classe.
La lezione capovolta, dunque, comincia realmente con il lavoro a casa che svolge una vera e propria funzione di preparazione al successivo approfondimento in classe (ribaltamento degli ambienti formativi).

A CASA
anticipazione dei contenuti
(apprendimento individuale)

 

IN CLASSE
Approfondimento
(apprendimento cooperativo)

L’insegnante si configura così come facilitatore che mette la propria esperienza e preparazione al servizio degli alunni attraverso una vicinanza pedagogica che supporta i bambini in caso di aspetti non chiari, che può identificare in modo più puntuale eventuali difficoltà, migliora la relazione educativa, interviene su Bisogni Educativi Speciali.

Coding
La nostra scuola ha pianificato una serie di azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale.
Tra queste azioni quella che vede coinvolti direttamente gli alunni della scuola è finalizzata allo sviluppo del pensiero computazionale (Indicazioni Nazionali Nuovi Scenari 22 Maggio 2018) inteso come abilità, da combinare con le altre, per contribuire alla costruzione di una forma mentis che includa forti capacità di risoluzione dei problemi, attraverso il ragionamento logico e le modalità operative tipiche dell’approccio algoritmico.
L’idea forte alla base del concetto di pensiero computazionale è che questo tipo di attività cognitiva non sia limitata alla programmazione vera e propria ma, al contrario, trascenda completamente ogni aspetto tecnologico per diventare un’importante competenza di base. Infatti, il termine Coding significa programmazione ma tale termine non va però riferito solo al contesto informatico. È un processo logico creativo che viene messo in atto nella vita quotidiana per affrontare e risolvere problemi.
Per questo motivo il percorso coding si sviluppa all’interno della disciplina di tecnologia ed informatica; a partire dalla classe prima i bambini si dedicheranno inizialmente ad attività Unplagged (introduzione ai concetti fondamentali dell’informatica senza l’utilizzo di computer) e poi alla progettazione per blocchi attraverso la risoluzione di algoritmi.