Didattica
Strumenti
Didattica digitalizzata
La Scuola San Pietro Martire ha scelto lo strumento Microsoft Teams (pacchetto Office 365 Education) per una proposta didattica digitalizzata, al passo con i tempi e trasversale alle proposte disciplinari. I bambini hanno accesso a Word, Excel, Power Point e One note e drive in uno spazio protetto, oltre appunto alla piattaforma Teams, che permette ad ogni classe di avere un proprio ambiente virtuale sicuro in cui l’insegnante può caricare materiale, assegnare lavori, fare videochiamate e lezioni online e che è usata settimanalmente da tutte le classi per svolgere la disciplina di Informatica (trasversale, inter ed intra disciplinare).
La quotidianità prevede anche l’uso di altri strumenti tecnologici: LIM (presenti in ogni aula) e del registro on line.
Cooperative learning
È una modalità di apprendimento centrata sul bambino in cui gli alunni lavorano insieme in piccoli gruppi, detti workstation, ed organizzati secondo criteri di omogeneità o eterogeneità a seconda dell’obiettivo che la docente intende raggiungere con i bambini. Lavorare in workstation ha lo scopo di personalizzare la didattica nel rispetto dei tempi di lavoro di ogni alunno.
Inoltre questa modalità dà la possibilità ai bambini di interagire e collaborare all’interno del gruppo sviluppando ciascuno strategie personali funzionali al raggiungimento di un unico obiettivo dato dall’insegnante. Nel lavoro per workstation l’insegnante funge per lo più da mediatore.
Metodo di studio
A partire dalla classe 3^, con l’introduzione dello studio delle discipline, si dedica ampio spazio all’acquisizione ed interiorizzazione da parte di ogni alunno di un proprio metodo di studio che sia personale ed efficace. A partire dall’analisi di quelli che sono i presupposti per un approccio vantaggioso allo studio delle discipline, si introducono e si analizzano le modalità mediante le quali accostarsi alla lettura e sottolineatura dei concetti e (in continuità con la proposta di lingua italiana-scrittura) si sperimentano le diverse tipologie testuali finalizzate a schematizzare o riassumere i contenuti da acquisire. Tutto ciò insegnando anche agli alunni a tener conto dei propri impegni personali settimanali.
La finalità di tale metodologia è rendere gli alunni, al termine del quinquennio, autonomi nello studio e responsabili in previsione anche dell’inserimento nelle scuole secondarie. Ciò che conta è la capacità organizzativa.
Lo studio è assegnato da una settimana con l’altra: durante ogni lezione l’insegnante interroga sulla lezione per il giorno e sulle lezioni da ripassare. A fine percorso l’argomento viene interamente verificato tramite una prova scritta.
Compiti
I compiti assegnati a casa, sia rispetto alle quantità che all’impegno necessario per lo svolgimento, sono in linea con l’età ed i bisogni di crescita del bambino stesso e si basano su precisi presupposti:
- non sono lo specchio dell’andamento didattico del bambino;
- non devono costituire un riempitivo del tempo libero di famiglia o un anti-noia;
- non devono essere intesi come integrativi rispetto alla programmazione di classe;
- sono un giusto e buon allenamento della forza di volontà;
- danno al bambino la possibilità di esercitare concretamente la propria capacità organizzativa e lo rendono protagonista responsabile del proprio lavoro.
Tale proposta, che prevede una crescente richiesta di impegno a casa da un anno con l’altro, va di pari passo con il percorso di crescita emotiva, fisica e di maturità che l’alunno compie nel quinquennio e prevede l’assegnazione di esercizi che siano un rinforzo rispetto a quanto già introdotto e consolidato in classe; è inoltre finalizzata ad una maggiore responsabilizzazione ed organizzazione del bambino, in previsione dell’ingresso alle scuole medie.
Valutazione
La Scuola San Pietro Martire promuove un’idea ed una pratica di valutazione formativa. Verificare significa mettere alla prova abilità, conoscenze e modalità di lavoro ma anche gestire emozioni ed eventuali frustrazioni legate all’insuccesso.
Si condivide l’idea di fondo che la valutazione debba essere al servizio dell’apprendimento e della crescita personale del bambino, ma anche del docente stesso. Per questo si attua una valutazione che non è orientata al giudizio, “all’etichettamento”, ma alla scoperta e alla conoscenza delle proprie capacità, delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Si attua cioè una valutazione orientata al compito (a ciò che sono riuscito a fare, a ciò che di nuovo ho imparato) e non al voto che viene conquistato. Nel momento della valutazione il bambino viene guidato nell’accettazione della propria imperfezione e nella tolleranza della frustrazione legata ad un eventuale insuccesso. (rif. Ordinanza ministeriale 172 del 4 dicembre 2020 “Valutazione periodica e finale degli apprendimenti delle alunne e degli alunni delle classi della scuola primaria”; rif. Nota di accompagnamento 2158 del 4 dicembre 2020 “Valutazione scuola primaria – Trasmissione Ordinanza e Linee guida e indicazioni operative”)
In ottemperanza con le direttive ministeriali, la valutazione degli apprendimenti prevede l’individuazione del livello raggiunto dal bambino rispetto all’obiettivo perseguito tra i 4 proposti all’interno della normativa: livello avanzato, intermedio, base e in via di acquisizione.
Grande importanza viene data anche all’autovalutazione e autocorrezione (in linea con quanto proposto dal sociologo Davide Tamagnini) come strategie finalizzate ad una graduale maturazione di consapevolezza rispetto alla propria crescita scolastica.
Bisogni educativi speciali
La nostra è una scuola che riserva la propria attenzione alla centralità della persona e alla sua unicità.
Pertanto, promuove l’attuazione di precoci interventi di integrazione scolastica, atti a favorire la piena realizzazione del diritto allo studio di tutti gli alunni, in particolare dei bambini con Bisogni Educativi Speciali: disabilità, disturbi evolutivi specifici e disagio socio-economico, linguistico e culturale.
Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali seguono una progettazione individualizzata che viene fatta collegialmente, docenti di sostegno e curricolari, considerando i contributi degli specialisti esterni e della famiglia.
Ogni attività formativa, sia di base che di ampliamento, viene progettata e pensata partendo dai bisogni dei singoli alunni, quindi considerando le caratteristiche di ogni bambino frequentante la scuola.