Didattica:
Metodologie
Routine
L’organizzazione della giornata scolastica è contrassegnata dalla routine per garantire l’acquisizione di un metodo sicuro e preciso e un rapido raggiungimento dell’autonomia personale dell’alunno; il bambino si sente così capace e “sgravato” dall’ansia che può scaturire dall’incognito della lezione.
Imparare a leggere e scrivere
- Metodo fono-sillabico: dopo aver presentato le vocali (sia singolarmente che associate tra loro), si introducono le consonanti e si presentano in contemporanea le sillabe (dirette ed inverse). Nel contempo si propongono ai bambini esercizi di sintesi sillabica.
- Alfabetieri in cui l’oggetto della natura o costruito dall’uomo viene prima affiancato da una “sintesi grafica”, in cui il disegno viene essenzializzato, e poi dalla lettera per mostrare meglio il passaggio dal disegno al segno grafico (dott. Raffaele Ciambrone).
- Scrittura e scoperta di vocali, consonanti e sillabe attraverso l’impiego di tutti i cinque sensi (Maria Montessori).
- Introduzione di un singolo carattere di scrittura per volta a partire dallo stampato maiuscolo.
- Esercizi di pregrafismo e ago e filo per allenare la motricità fine in modo propedeutico all’insegnamento del corsivo (solitamente introdotto in classe 2^).
- Indicazioni molto precise sull’orientamento spaziale per la scrittura al fine di prevenire la disgrafia.
Imparare a far di conto: metodo analogico-intuitivo Camillo Bortolato
è l’analogia e non la logica
lo strumento per conoscere le cose nuove!
È il metodo più naturale di apprendere mediante metafore e analogie.
- Propone come strumento fondamentale la linea del 20, che sviluppa il calcolo mentale simulando il funzionamento delle mani, un vero e proprio computer analogico senza bisogno di spiegazioni.
- Si conoscono i numeri fino al 100 e si opera in colonna già in classe prima. Dalla seconda poi è possibile integrare il metodo con strategie di calcolo mentale che vengono ricavate dai bambini.
Flipped classroom (o didattica capovolta)
Partendo dal presupposto che le competenze non si possono trasmettere ma vanno sperimentate attraverso attività collaborative che coinvolgano gli studenti sul piano cognitivo, culturale, emotivo e sociale, oltre ad allenarsi sull’argomento della lezione, gli alunni che sperimentano la didattica capovolta mettono in pratica la cooperazione che porta con sé numerosi vantaggi.
Nel modello flipped l’inversione riguarda non solo i contenuti (teaching at home, learning at school) ma anche i tempi del processo formativo, in quanto il lavoro a casa avviene prima dell’attività in classe.
La lezione capovolta, dunque, comincia realmente con il lavoro a casa che svolge una vera e propria funzione di preparazione al successivo approfondimento in classe (ribaltamento degli ambienti formativi).
> A casa
anticipazione dei contenuti
(apprendimento individuale)
> In classe
Approfondimento (apprendimento cooperativo)
L’insegnante si configura così come facilitatore che mette la propria esperienza e preparazione al servizio degli alunni attraverso una vicinanza pedagogica che supporta i bambini in caso di aspetti non chiari, che può identificare in modo più puntuale eventuali difficoltà, migliora la relazione educativa, interviene su Bisogni Educativi Speciali.
Coding
La nostra scuola ha pianificato una serie di azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale.
Tra queste azioni quella che vede coinvolti direttamente gli alunni della scuola è finalizzata allo sviluppo del pensiero computazionale (Indicazioni Nazionali Nuovi Scenari 22 Maggio 2018) inteso come abilità, da combinare con le altre, per contribuire alla costruzione di una forma mentis che includa forti capacità di risoluzione dei problemi, attraverso il ragionamento logico e le modalità operative tipiche dell’approccio algoritmico.
L’idea forte alla base del concetto di pensiero computazionale è che questo tipo di attività cognitiva non sia limitata alla programmazione vera e propria ma, al contrario, trascenda completamente ogni aspetto tecnologico per diventare un’importante competenza di base. È un processo logico creativo che viene messo in atto nella vita quotidiana per affrontare e risolvere problemi.
Per questo motivo il percorso coding si sviluppa all’interno della disciplina di tecnologia ed informatica; a partire dalla classe prima i bambini si dedicheranno inizialmente ad attività Unplagged (introduzione ai concetti fondamentali dell’informatica senza l’utilizzo di computer) e poi alla progettazione per blocchi attraverso la risoluzione di algoritmi.
CLIL
Content and Language Integrated Learning: è un approccio didattico di tipo immersivo che ha il duplice obiettivo di focalizzarsi tanto sulla disciplina insegnata quanto sugli aspetti grammaticali, fonetici e comunicativi della lingua straniera.
Le lezioni sono condotte da un insegnante madrelingua, in compresenza con l’insegnante di classe.
Compiti
Per ogni classe è stata pensata una metodologia “su misura” per l’assegnazione del compito, oltre ai compiti di realtà previsti invece per tutte le classi, in linea con l’età ed i bisogni di crescita del bambino stesso:
per la classe classe prima: studio di filastrocche/poesie da imparare a memoria e letture. Se non strettamente necessario, non verranno assegnati esercizi scritti (o in preparazione alle verifiche);
per la classe classe seconda: oltre a filastrocche/poesie da imparare a memoria e letture, lo studio verterà sulla memorizzazione delle tabelline. Verranno assegnati esercizi di rinforzo in preparazione alle verifiche ed esercizi per consolidare le procedure di matematica e italiano (dopo aver svolto esercizi di meccanizzazione ed acquisizione in classe).
nella classe terza, a casa sarà dato il lavoro di studio delle discipline (che sarà comunque già avviato in classe) e lo studio dei tempi verbali; verranno assegnati esercizi di rinforzo in preparazione alle verifiche ed esercizi per consolidare le procedure di matematica e italiano (dopo aver svolto esercizi di meccanizzazione ed acquisizione in classe);
nelle classi quarta e quinta invece sarà assegnato, oltre allo studio delle discipline, lo studio dei tempi verbali; verranno assegnati esercizi di rinforzo in preparazione alle verifiche, esercizi di rinforzo rispetto a proposte ed esercizi per consolidare le procedure di matematica e italiano (dopo aver svolto esercizi di meccanizzazione ed acquisizione in classe).
Tale proposta, che prevede una crescente richiesta di impegno a casa da un anno con l’altro, va di pari passo con il percorso di crescita emotiva, fisica e di maturità che l’alunno compie nel quinquennio; è inoltre finalizzata ad una maggiore responsabilizzazione ed organizzazione del bambino, in previsione dell’ingresso alle scuole medie.
L’idea di fondo, dimostrata anche dai risultati ottenuti dai nostri ex alunni, è quella di offrire ai bambini strategie utili per l’organizzazione del lavoro, a scuola così come a casa: non è la quantità degli esercizi assegnati che rende il bambino abile nello studio personale ma la capacità organizzativa acquisita.
Discipline di studio
A partire dalla classe 3^, con l’introduzione dello studio delle discipline, si dedica ampio spazio all’acquisizione ed interiorizzazione da parte di ogni alunno di un proprio metodo di studio che sia personale ed efficace. A partire dall’analisi di quelli che sono i presupposti per un approccio vantaggioso allo studio delle discipline, si introducono e si analizzano le modalità mediante le quali accostarsi alla lettura e sottolineatura dei concetti e si sperimentano le diverse tipologie testuali finalizzate a schematizzare o riassumere i contenuti da acquisire. Tutto ciò insegnando anche agli alunni a tener conto dei propri impegni personali settimanali.
La finalità di tale laboratorio è rendere gli alunni, al termine del quinquennio, autonomi nello studio e responsabili in previsione anche dell’inserimento nelle scuole secondarie. Ciò che conta è la capacità organizzativa.
Bisogni educativi speciali
La nostra scuola è una scuola che riserva la propria attenzione alla centralità della persona e alla sua unicità. Pertanto promuove l’attuazione di precoci interventi di inclusione scolastica, atti a favorire la piena realizzazione del diritto allo studio di tutti gli alunni, in particolare dei bambini con Bisogni Educativi Speciali: disabilità, disturbi evolutivi specifici e disagio socio-economico, linguistico e culturale.
Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali seguono una progettazione individualizzata che viene fatta collegialmente, docenti di sostegno e curricolari, considerando i contributi degli specialisti esterni e della famiglia (riunioni GLO). A seconda delle necessità dell’alunno, il percorso scolastico si traduce in un documento che prevede obiettivi, mediazione didattica e modalità di verifica personalizzati.
Ogni attività formativa, sia di base che di ampliamento, viene progettata e pensata partendo dai bisogni dei singoli alunni, quindi considerando le caratteristiche di ogni bambino frequentante la scuola.